Speaker 2022
Armao Gaetano
Il PNRR in Sicilia, un’opportunità per la crescita
Baglieri Daniela
Partecipa alla sessione Energia ed economia della conoscenza
Benevolo Francesco
Le autostrade del mare e l’intermodalità, il vero ponte per il Continente?
Caffio Fabio
La storia infinita: a che punto è la ZEE italiana
Ad un anno esatto dalla sua approvazione legislativa la Zee italiana ha fatto qualche passo avanti con la firma degli accordi di delimitazione con Grecia (2021) e Croazia (2022). Restano ancora da definire i confini in varie aree, soprattutto meridionali. La difficoltà a raggiungere intese con i frontisti potrebbe/dovrebbe portare a nostri confini provvisori. Altra priorità sono le norme applicative, tuttora in fase di elaborazione, in materia ambientale ed ittica. Questo determina uno stallo -che è urgente colmare- nell’avvio di progetti di blue economy. Non è ben chiaro infine se la realizzazione di wind farms possa realizzarsi a “norme vigenti” o richieda ulteriori disposizioni.
Campomenosi Marco
La revisione dei Ten-T e la logistica marittima
La proposta di revisione del Reg. 1315/2013 è stata presentata dalla Commissione Europea il 14 dicembre 2022, e verrà discussa dalla Commissione Trasporti del Parlamento Europeo a partire dal mese di settembre. Il presente contributo, il cui realizzatore è relatore ombra per il provvedimento a nome del Gruppo Identità e Democrazia al Parlamento Europeo, propone una riflessione sulle linee future di sviluppo della rete trasportistica trans-europea, e del possibile ruolo di strumento di politica euro-mediterranea che essa potrà assumere in futuro se proiettata al di là dei confini strettamente europei, attraverso un’azione decisa di politica marittima e commerciale, a partire da un territorio insulare e strategicamente posizionato come la Sicilia.
Cazzini Ferdinando Franco
Il contributo della Sicilia nella crisi energetica ed il valore della Sicilia nella transizione energetica: uno sguardo al futuro
La Sicilia è l’esempio di come una furia ideologica ed un malinteso consenso ambientalista possano penalizzare profondamente la speranza di futuro che sino a poco tempo fa rappresentavano le risorse naturali della Sicilia. Oggi la Sicilia può diventare trainante, ha nuovamente l’opportunità di essere determinante, come produzione e come servizi, nell’economia nazionale ed importante nell’economia europea. Può contribuire a soddisfare le necessità energetiche del paese con un oculato sfruttamento delle proprie risorse e fornire i servizi necessari all’intera Europa. Un ruolo di primo piano nella produzione energetica, che non significa mettere da parte o a repentaglio le rinnovabili, ma riconoscere il ruolo del gas naturale alla pari di quanto fanno, e soprattutto sfruttano, i partner europei del nord. La Sicilia offre al paese intero la possibilità di essere soggetto e non oggetto, o peggio vittima, della transizione energetica, nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale, anzi: non solo rispetto ma contributo attivo. Occorre sfatare miti e furie, occorre maggior conoscenza dei processi e dei loro vantaggi: sviluppo ed ambiente non sono incompatibili, sono complementari, una contrapposizione pretestuosa che è stata ed è la trappola della quale è stata vittima in particolare la Sicilia. L’emergenza attuale è l’opportunità di recupero. Non è demagogia, non è crociata, non è contrapposizione, ma è ricerca di opportunità.
Comelli Marco
Modera le sessioni Geopolitica e geoeconomia dell’Italia (mediterranea) e Eccellenze del territorio, la tradizione non basta
Cozzo Alberto
I flussi marittimi dei cereali
Le rotte marittime assicurano l’approvvigionamento alimentare su scala globale, tenuto conto che 2/3 circa delle merci agricole viaggia per mare, e copre rotte oceaniche. Da qui ne discende la necessità di analizzare i flussi marittimi non solo sotto la specie della scienza della navigazione, ma bensì sotto il più ampio orizzonte della ricerca geopolitica. Indubbiamente il mercato cerealicolo, che costituisce probabilmente la principale fonte di alimentazione, subisce attualmente le conseguenze della guerra in Ucraina, con un immediato impatto sulle catene logistiche ed i trasporti, con la necessità di trasferire i flussi su altre rotte ancora in parte da strutturare.
De Cesare Maurizio
Modera la sessione Economia e logistica: PNRR, porti, retroporti e distretti produttivi
Di Marco Massimo
Il ruolo della Guardia Costiera per la salvaguardia delle risorse marine esclusive e dell’ambiente nelle zone di mare poste sotto la giurisdizione dello Stato
Le attività svolte dalla Guardia Costiera possono essere inquadrate nell’ambito delle Coast Guard functions identificate dall’UE con Raccomandazione 1222 del 20/07/2021. In tale contesto si inseriscono le norme nazionali, UE e internazionali che attribuiscono alla Guardia Costiera funzioni di vigilanza e controllo in tema di prevenzione e contrasto degli inquinamenti marini, vigilanza e controllo pesca, sistemi di monitoraggio e informazione del traffico marittimo. Alcuni casi di studio consentono un’analisi di recenti eventi che hanno causato potenziali criticità alla navigazione marittima, e completano la descrizione delle capacità di intervento della Guardia Costiera a salvaguardia delle risorse marine e dell’ambiente nelle zone di mare poste sotto la giurisdizione dello Stato.
Di Sarcina Francesco
Il ruolo delle nuove tecnologie digitali e delle energie pulite nel contenimento delle emissioni dei porti italiani
I porti italiani stanno mutando pelle, adeguandosi progressivamente alle esigenze imposte dalla salvaguardia dell’ambiente, tema ormai imprescindibile. Oggi si parla di Cold Ironing, di GNL, idrogeno ed altre fonti non fossili, a cui vengono affidate le speranze di concreto contenimento delle emissioni nell’atmosfera. Ma, parallelamente, un ulteriore contenimento delle emissioni può essere conseguito da un importante progresso nell’uso delle tecnologie informatiche e digitali, che grazie ad una ottimizzazione e celerizzazione dei processi forniscono un importante contributo alle efficienze energetica degli scali italiani. I porti siciliani ambiscono al raggiungimento dell’obiettivo emissioni zero, anche se in un orizzonte temporale che al momento può solo essere ipotizzato ma difficilmente fissato con precisione.
Dogliani Mario
Modera la sessione Energia ed economia della conoscenza
Partecipa alla sessione Eccellenze del territorio, la tradizione non basta
Falcone Marco
Partecipa alla sessione Geopolitica e geoeconomia dell’Italia (mediterranea)
Lagalla Roberto
Partecipa alla sessione Italia mediterranea, transizione ecologica e infrastrutture: porti, energia, risorse alimentari, alta tecnologia per un’economia europea
Lauretti Massimiliano
La visione strategica della Marina Militare
L’intervento ha l’obiettivo di illustrare la visione strategica e l’impronta operativa della Marina Militare, in relazione all’importanza del mare (inteso come principale mezzo di trasporto globale e risorsa di interesse cruciale per l’economia nazionale) dove l’Italia, per vocazione marittima e geografia assurge a indiscusso riferimento; una successiva analisi del contesto geopolitico di riferimento (il c.d. “Mediterraneo Allargato”) e delle sfide ovvero opportunità connesse con il medesimo, messe a sistema con il principale obiettivo della Marina Militare (protezione interessi nazionali) consentiranno di illustrare la sua impronta operativa attraverso lo Strumento Aeronavale.
Manna Giuseppe
Attenzione al Maghreb. Rischi e opportunità per l’Italia
Il Maghreb è l’area dell’Africa nord-occidentale divisa tra Marocco, Algeria e Tunisia. Si tratta di una regione di grande valore strategico, derivante dalla sua posizione a cavallo tra Europa e Sahel, tra Atlantico e Mediterraneo. Le relazioni tra gli Stati maghrebini sono tali da limitare processi di integrazione politica ed economica, che porterebbero loro grandi benefici. Ne è testimonianza l’Unione per il Maghreb Arabo, comprendente anche la Libia e la Mauritania, incapace di promuovere effettive dinamiche di avvicinamento. Tale frammentazione non significa che la regione sia priva di interesse per il nostro Paese. L’Italia deve però dotarsi di una politica chiara e lungimirante verso il Maghreb, magari cooperando con i partner europei, per cogliere le opportunità e raccogliere le sfide poste da un’area a poche miglia nautiche dalle coste siciliane.
Martini Antonio
Sicilia, Mediterraneo, Energia: situazione e prospettive
Masucci Umberto
Modera la sessione Italia mediterranea, transizione ecologica e infrastrutture: porti, energia, risorse alimentari, alta tecnologia per un’economia europea
Interviene nella sessione Eccellenze del territorio, la tradizione non basta
Molinelli Francesco Paolo
Modera la sessione Italia mediterranea, transizione ecologica e infrastrutture: porti, energia, risorse alimentari, alta tecnologia per un’economia europea
Interviene nella sessione Eccellenze del territorio, la tradizione non basta
Morsellino Brigida
La formazione e la logistica: finalità e opportunità
Importanza della logistica e la Sicilia come piattaforma logistica del Mediterraneo. La formazione in campo logistico, il sistema ITS e il sistema Duale. Analisi delle aspettative e dei bisogni delle aziende e dei giovani e sviluppo delle Skills necessarie per operare in campo logistico e necessità di coniugare le esigenze dei due mondi. Proposte per una formazione di qualità.
Motawi Adel
Interconnessione Italia-Tunisia e Tyrrhenian Link: le connessioni elettriche strategiche
Il ruolo della Sicilia come hub energetico del Mediterraneo. Gli interventi previsti da Terna in Regione e gli investimenti previsti dal Piano Industriale 2021-2025 e il Piano di Sviluppo della Rete di Trasmissione Nazionale su base decennale. L’importanza del Tyrrhenian Link, il collegamento sottomarino più profondo mai realizzato e l’interconnessione con Tunisia.
Nastasi Antonino
Energie e territorio
- Presentazione Antex Group
- Oil&Gas
- Rinnovabili
- Inserimento degli impianti sul territorio
- Analisi territoriale, paesaggistica e corretta progettazione
- Aree industriali: opportunità e necessità
Nicosia Mauro
Porti e retroporti: le regioni logistiche della Sicilia occidentale ed orientale
Nossan Massimo
Efficienza Energetica e FER: opportunità lavorative e territoriali
Gli interventi di efficientamento energetico e di realizzazione di impianti di energie rinnovabili rappresentano un’opportunità importante per il territorio in quanto vanno a sostituire costi per consumi con costi per il lavoro. I benefici sono immediati e di lungo termine. Vengono presentate alcune esperienze di un’azienda leader nel settore.
Pandolfo Antonio
Smart e Digital Ports: L’importanza della connessione tra tutti gli attori coinvolti nella supply chain
Nell’industria marittima di oggi, le navi si ingrandiscono, la popolazione cresce, i porti si affollano e con un’economia globalizzata le merci devono muoversi più velocemente. Nei prossimi 10 anni avremo le navi con guida autonoma e così diventare un porto digitale ed intelligente non è più solo un’opzione, ma è una scelta necessaria per essere competitivi nel settore marittimo. I porti devono avere una costante conoscenza del mercato, degli attori e delle parti interessate nel loro settore ed avere una strategia competitiva, altrimenti, man mano che la catena di approvvigionamento internazionale e l’industria marittima cambierà, rimarranno fuori dai flussi di merci. Lo sviluppo di tecnologie smart nei porti è fondamentale per il miglioramento dei flussi delle merci e per la supply chain e quindi questo significa renderlo più attraente.
Poddighe Gian Carlo
Il contributo della Sicilia nella crisi energetica ed il valore della Sicilia nella transizione energetica: uno sguardo al futuro
La Sicilia è l’esempio di come una furia ideologica ed un malinteso consenso ambientalista possano penalizzare profondamente la speranza di futuro che sino a poco tempo fa rappresentavano le risorse naturali della Sicilia. Oggi la Sicilia può diventare trainante, ha nuovamente l’opportunità di essere determinante, come produzione e come servizi, nell’economia nazionale ed importante nell’economia europea. Può contribuire a soddisfare le necessità energetiche del paese con un oculato sfruttamento delle proprie risorse e fornire i servizi necessari all’intera Europa. Un ruolo di primo piano nella produzione energetica, che non significa mettere da parte o a repentaglio le rinnovabili, ma riconoscere il ruolo del gas naturale alla pari di quanto fanno, e soprattutto sfruttano, i partner europei del nord. La Sicilia offre al paese intero la possibilità di essere soggetto e non oggetto, o peggio vittima, della transizione energetica, nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale, anzi: non solo rispetto ma contributo attivo. Occorre sfatare miti e furie, occorre maggior conoscenza dei processi e dei loro vantaggi: sviluppo ed ambiente non sono incompatibili, sono complementari, una contrapposizione pretestuosa che è stata ed è la trappola della quale è stata vittima in particolare la Sicilia. L’emergenza attuale è l’opportunità di recupero. Non è demagogia, non è crociata, non è contrapposizione, ma è ricerca di opportunità.
Rodés Eduard
La formazione nella logistica: l’esempio di Barcellona e della Sicilia
La formazione iniziale e continua, così come il reclutamento dei talenti, sta diventando uno dei fattori più importanti per le aziende. Lo sviluppo di nuovi modelli formativi e l’educazione alle competenze trasversali definiscono un nuovo modo di intendere la preparazione per un settore trasformazione.
Sannasardo Roberto
Il progetto bandiera della Regione Siciliana: una Sicilia più verde
La Regione Siciliana, in accordo con gli indirizzi delle istituzioni europee, sostiene l’attuazione del Green Deal e gli obiettivi di Agenda 2030, e si candida a diventare la Regione più verde promuovendo la transizione energetico-ambientale in quanto parte imprescindibile della risposta sociale ed economica alla salvaguardia del territori. Gli obiettivi e le azioni da intraprendere per raggiungere tali obiettivi e promuovere la transizione verso un’economia regionale sostenibile a basse emissioni di gas climalteranti sono enucleati nel “Piano Energetico ed Ambientale della Regione Siciliana – PEARS”, recentemente aggiornato e approvato dalla Giunta Regionale di Governo nel mese di febbraio 2022.
Le azioni del progetto bandiera della Regione Siciliana possono essere così sintetizzate:
- Realizzazione di un impianto FV flottante da 25 MW sul lago di Lentini (SR) per produrre energia elettrica con Garanzia di Origine (GO), con una duplice utilizzazione:
- a) alimentazione elettrica di tutti i siti appartenenti all’Amministrazione regionale. Per tale obiettivo di intendono utilizzare 20 MW da realizzare attraverso un PPP.
- b) un impianto da 5 MW per l’alimentazione di un elettrolizzatore da 2 MW per la produzione di idrogeno per gli usi del Centro di cui all’azione 2, corredato da una piattaforma tecnologica per la compressione, stoccaggio e distribuzione. Si prevede di realizzare l’impianto in PPP.
- Realizzazione di un “living lab” avente le caratteristiche di un centro di competenza ad alta specializzazione attraverso un partenariato pubblico-privato nel settore delle tecnologie dell’idrogeno.
Il compito assegnato al centro è quello di svolgere attività di orientamento e formazione alle PMI e alle start up innovative in particolare per il supporto nell’attuazione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi (o al loro miglioramento) nella catena del valore dell’idrogeno.
Scatà Massimo
Come i distretti produttivi e le ZES possono dare nuova linfa alla logistica. Opportunità da non perdere!
Lo stato di evoluzione della funzione logistica dipende e viene influenzata dai sistemi produttivi locali. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza destina 630 milioni di euro per investimenti infrastrutturali volti ad assicurare un adeguato sviluppo dei collegamenti delle aree ZES con la rete nazionale dei trasporti, in particolare con le reti Trans Europee (TEN-T), al fine di rendere efficace l’attuazione delle ZES. A queste risorse, si aggiungono ulteriori 1,2 miliardi di euro che il PNRR riserva a interventi sui principali porti del Mezzogiorno. Nell’ambito dei Piani strategici di sviluppo delle ZES coinvolte sono previste diverse progettualità infrastrutturali. Le principali necessità sulle quali si interverrà sono le seguenti:
- collegamento di “ultimo miglio”: realizzare efficaci collegamenti tra le aree portuali e industriali e la rete infrastrutturale ferroviaria e stradale facente parte delle reti di trasporto principali, così da consentire ai distretti produttivi di ridurre tempi e costi nella logistica;
- digitalizzazione e potenziamento della logistica, urbanizzazioni green e lavori di efficientamento energetico e ambientale nelle aree retroportuali e nelle aree industriali appartenenti alle ZES;
- potenziamento della resilienza e della sicurezza dell’infrastruttura connessa all’accesso ai porti.
Succi Amanda
Verso un futuro di energia pulita: quali relazioni per una transizione efficace?
Tardino Annalisa
Le politiche europee su pesca e acquacoltura: il punto di vista del Parlamento Europeo
L’Onorevole fornirà una panoramica delle politiche europee sulla pesca e l’acquacoltura dal punto di vista di un deputato al Parlamento Europeo, componente della Commissione pesca e titolare di diversi dossier.
Todaro Giuseppe
Porti e retroporti, il gap infrastrutturale da colmare
Sui porti e sulla logistica negli ultimi anni sono state investite enormi risorse e sono state realizzate – o sono in fase di realizzazione – opere significative. È migliorata la qualità e l’offerta dei servizi e anche i numeri stanno facendo registrare un ritorno importante. Ma spesso le città e le infrastrutture a supporto sono carenti e vanificano gli sforzi fatti dalle Authority e dalle società che operano negli scali. Il Pnrr è un’occasione unica per colmare questo gap.