Il contributo della Sicilia nella crisi energetica ed il valore della Sicilia nella transizione energetica: uno sguardo al futuro
La Sicilia è l’esempio di come una furia ideologica ed un malinteso consenso ambientalista possano penalizzare profondamente la speranza di futuro che sino a poco tempo fa rappresentavano le risorse naturali della Sicilia. Oggi la Sicilia può diventare trainante, ha nuovamente l’opportunità di essere determinante, come produzione e come servizi, nell’economia nazionale ed importante nell’economia europea. Può contribuire a soddisfare le necessità energetiche del paese con un oculato sfruttamento delle proprie risorse e fornire i servizi necessari all’intera Europa. Un ruolo di primo piano nella produzione energetica, che non significa mettere da parte o a repentaglio le rinnovabili, ma riconoscere il ruolo del gas naturale alla pari di quanto fanno, e soprattutto sfruttano, i partner europei del nord. La Sicilia offre al paese intero la possibilità di essere soggetto e non oggetto, o peggio vittima, della transizione energetica, nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale, anzi: non solo rispetto ma contributo attivo. Occorre sfatare miti e furie, occorre maggior conoscenza dei processi e dei loro vantaggi: sviluppo ed ambiente non sono incompatibili, sono complementari, una contrapposizione pretestuosa che è stata ed è la trappola della quale è stata vittima in particolare la Sicilia. L’emergenza attuale è l’opportunità di recupero. Non è demagogia, non è crociata, non è contrapposizione, ma è ricerca di opportunità.